Fortunatamente molto, secondo questa sentenza del Tribunale di Torino, che ricostruisce la vicenda assai complessa di un’azienda consortile dedita alla raccolta dei rifiuti nel territorio del Canavese posta in amministrazione straordinaria.
Una volta individuato un’acquirente per le attività di raccolta e smaltimento dei rifiuti, il cedente e il cessionario avevano raggiunto con le rappresentanze sindacali interne un accordo che prevedeva il passaggio solo di alcuni lavoratori, e il contestuale licenziamento di tutti i dipendenti esclusi dal trasferimento.
Lo stesso accordo faceva espressamente riferimento a un referendum che si sarebbe dovuto tenere tra i lavoratori che, tuttavia, non era stato celebrato per volontà delle Organizzazioni Sindacali firmatarie.
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